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Vuoi fare un acquisto ma ti manca la liquidità necessaria? Ci sono alcuni aspetti di cui è bene tenere conto!
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Vuoi acquistare una nuova macchina o concederti quel viaggio che sogni da tempo, ma non hai disponibilità sufficienti a coprire l’intera somma? Puoi chiedere un prestito alla banca o a una società finanziaria autorizzata.
Le forme di finanziamento sono diverse e i prodotti vengono chiamati con nomi diversi, ma rientrano tutti nell’ambito del credito ai consumatori.
Credito ai consumatori: cosa sapere
Rientrano nella categoria del credito ai consumatori tutti i finanziamenti richiesti da un consumatore per far fronte a spese private, e quindi non effettuate per motivi professionali, superiori a 200 euro e inferiori a 75.000 euro.
Sono invece escluse dal perimetro del credito ai consumatori tutte le forme di credito per esigenze che riguardano le attività professionali, per esempio l’acquisto di una macchina agricola o di una stampante per il negozio. E sono esclusi anche i finanziamenti di durata superiore ai cinque anni e garantiti da ipoteca su beni immobili (i cosiddetti mutui ipotecari).
Come ricorda la Banca d’Italia, per il credito ai consumatori la legge prevede **tutele particolari **rispetto ad altri tipi di finanziamento. Vediamo allora di capire quali sono e come funzionano i prestiti che possiamo ricondurre all’interno di questo perimetro.
Prestito finalizzato
Prevede una triangolazione tra creditore, consumatore e rivenditore: quest’ultimo consegna il prodotto o eroga il servizio al consumatore al momento dell’acquisto o poco dopo, ad esempio l’auto o un elettrodomestico, e riceve il corrispettivo da creditore, che lo anticipa per il consumatore. Il consumatore provvederà poi a rimborsarlo a rate, con gli interessi.
Prestito non finalizzato o prestito personale
Si distingue dal prestito finalizzato perché in questo caso il creditore eroga la somma direttamente al consumatore, che non è tenuto a spiegarne l’utilizzo finale: in poche parole, di questa somma puoi disporre come preferisci. Il prestito è erogato in un’unica soluzione mentre la restituzione avviene a rate, come nel prestito finalizzato.
Cessione del quinto dello stipendio o della pensione
La particolarità di questo prestito, che puoi richiedere se sei un lavoratore o un pensionato, riguarda il rimborso: la rata, infatti, viene addebitata direttamente in busta paga o sulla pensione mensile.
Dopo averti erogato la somma richiesta in un’unica soluzione, la banca si accorderà con il datore di lavoro o con l’ente previdenziale, che le verseranno la rata dovuta (comprensiva di interessi ed eventuali costi accessori) trattenendola dal tuo stipendio o dalla pensione.
Per questo tipo di prestito la legge prevede polizze assicurative obbligatorie sul lavoro (solo per i lavoratori) e sulla vita.
Credito revolving o credito rotativo
Si ottiene aprendo una linea di credito presso la banca, che mette a disposizione una somma di denaro continuativa. Con la rata mensile rimborsi interessi e capitale, ricaricando il credito iniziale, che torna così a tua disposizione (da qui il nome revolving).
Questo meccanismo può durare per il tempo stabilito dal contratto. Esempio: se hai un limite di 1.000 euro e ne spendi 400, puoi rimborsare la cifra e poi spenderla di nuovo. Gli interessi sono applicati solo sulla somma che utilizzi, mentre l’importo della rata da restituire mensilmente può aumentare, se lo desideri, fino a saldare l’intero debito.
Carta di credito revolving
È uno degli strumenti con cui puoi utilizzare le somme ricevute con il credito revolving. Si tratta di una carta di credito con plafond, con cui puoi effettuare sia pagamenti sia prelievi di contante.
Le somme utilizzate vengono restituite periodicamente, secondo quanto concordato con la banca in fase di apertura della linea di credito. Le carte di credito a saldo, invece, prevedono che gli importi utilizzati nel mese siano addebitati tutti insieme in una data precisa (per esempio, il 15 del mese successivo).
Credito e carte revolving: maneggiare con cura
Ogni forma di credito va gestita consapevolmente. Ciò vale soprattutto per il credito revolving e per le carte correlate. E ti spieghiamo perché: con il credito rotativo, puoi spendere soldi di cui al momento non disponi; ma proprio perché questi soldi ti vengono prestati, devi poi rimborsarli con gli interessi.
Se non presti sufficiente attenzione a questo punto, e cioè che si tratta di un prestito, da rimborsare con gli interessi, rischi di ritrovarti in una situazione di indebitamento eccessivo. È bene quindi valutare sempre con grande scrupolo quanto puoi permetterti di spendere e pianificare i rimborsi in modo da non accumulare troppo debito.
In questo quadro, è chiaro che termini e condizioni del credito che ti viene proposto vanno letti molto attentamente, per metterne correttamente a fuoco i costi. Utilizzare con consapevolezza e buon senso il credito implica tre cose:
- pianificare le spese;
- rispettare i limiti di credito;
- pagare puntualmente i saldi.
Se si rispettano questi tre punti, il credito revolving e le relative carte possono essere uno strumento non solo utile, ma anche compatibile con una situazione finanziaria solida e per nulla problematica.
Merito creditizio: attento a chi promette finanziamenti facili
Come succede per qualsiasi finanziamento, prima di concludere il contratto la banca ti chiederà alcuni documenti per accertare il tuo merito di credito, ovvero la tua capacità di rimborso, e per verificare se in passato hai sempre restituito eventuali prestiti richiesti. Si tratta di una normale prassi, così come è normale che il finanziamento venga concesso a fronte di un interesse.
Diffida invece di chi ti promette finanziamenti troppo facili, senza chiederti documenti o verifiche. Per evitare di incorrere in brutte sorprese, prima di firmare controlla sempre con attenzione che il soggetto che ti finanzia sia autorizzato e leggi bene le condizioni economiche previste dal contratto.