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Redazione CosaConta

Cos'è il Trattamento di Fine Rapporto (TFR)?

Cos'è il TFR?

Il Trattamento di Fine Rapporto, il famoso TFR, è una somma di denaro che spetta a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato al momento della cessazione del rapporto di lavoro, indipendentemente dal motivo (dimissioni, licenziamento o pensionamento).

In pratica, il TFR è una sorta di salvadanaio in cui accumuli denaro durante la tua carriera lavorativa: ogni anno, il tuo datore di lavoro accantona una parte della tua retribuzione annua lorda, che verrà poi erogata al termine del rapporto di lavoro. È un diritto garantito per legge a tutti i lavoratori dipendenti del settore privato in Italia.

Come si calcola l'accantonamento del TFR?

L'importo accantonato annualmente si calcola così:

  • Quota annuale accantonata: si prende la tua retribuzione annua lorda e si divide per 13,5. Quella è la cifra lorda che accantonerai ogni anno: questo vuol dire che, all’aumentare della tua retribuzione lorda, aumenta anche il TFR accantonato.
  • Rivalutazione: le somme accantonate negli anni precedenti vengono rivalutate ogni anno al 31 dicembre, applicando un tasso fisso dell'1,5% più il 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT.

A quanto ammonta il TFR accumulato?

L'ammontare totale dipende da diversi fattori:

  • Anni di servizio: più anni percepisci una retribuzione, maggiore sarà il TFR accumulato.
  • Retribuzione: uno stipendio più alto comporta un accantonamento maggiore.
  • Rivalutazione: l'inflazione e il tasso fisso influenzano l'importo finale.

Ad esempio: Se hai una retribuzione annua lorda di 27.000 Euro:

  • Quota Annuale TFR: 27.000 Euro / 13,5 = 2.000 Euro
  • Dopo 5 Anni: 2.000 Euro x 5 = 10.000 Euro, senza considerare la rivalutazione.

Considerando la rivalutazione annuale, l'importo sarà superiore.

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Quando e come si riceve il TFR?

Il TFR viene erogato alla fine del rapporto di lavoro in un’unica soluzione. Alcuni CCNL prevedono la possibilità di una rateizzazione nel caso in cui la somma maturata superi una determinata cifra. In tutti gli altri casi il TFR deve essere versato in un’unica soluzione, o deve essere sottoscritto un accordo consensuale tra azienda e lavoratore.

Quando è possibile richiedere un anticipo del TFR?

Sì, puoi richiedere un anticipo fino al 70% del TFR maturato, ma solo se sussistono determinate condizioni.

Anzianità di servizio.

Devi avere almeno 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro.

Motivi ammissibili.

  • Acquisto della prima casa per te o per i tuoi figli.
  • Spese sanitarie per terapie o interventi straordinari.
  • Congedi per maternità o formazione.

Nota Bene. L'anticipo può essere richiesto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro e l'azienda non è obbligata a concederlo se ha già soddisfatto le richieste del 10% dei dipendenti aventi diritto.

TFR in azienda o in Fondo pensione?

I nuovi assunti possono decidere se lasciare il TFR in azienda o destinarlo a un Fondo pensione complementare.

  • In azienda: le aziende fino a 50 dipendenti accantonano mensilmente la somma relativa al TFR; le aziende sopra i 50 dipendenti versano l’accantonamento TFR nell’apposito Fondo Tesoreria INPS.
  • In Fondo pensione: il TFR viene versato nel fondo, potenzialmente aumentando il rendimento grazie agli investimenti finanziari.

Perché scegliere un fondo pensione?

  • Benefici fiscali: deduzioni fiscali sui contributi versati.
  • Rendimenti potenziali: possibilità di ottenere rendimenti maggiori rispetto alla rivalutazione legale del TFR in azienda.

Attenzione, se non scegli la destinazione il tuo TFR entro sei mesi dall’assunzione, confluirà direttamente nel Fondo pensione previsto dal contratto collettivo!

Cosa succede in caso di cambio lavoro o fallimento dell'azienda?

Cambio lavoro: il TFR maturato viene liquidato.

Fallimento aziendale: il TFR è protetto dal Fondo di Garanzia dell'INPS, che interviene per garantirne il pagamento.

Riassumendo

Il TFR è una componente differita della tua retribuzione complessiva e rappresenta una forma di risparmio che può tornare molto utile in futuro. Che tu decida di lasciarlo in azienda o di destinarlo a un Fondo pensione, è fondamentale comprenderne il funzionamento per fare scelte finanziarie consapevoli.

Valuta attentamente le opzioni di destinazione del tu TFR disponibili e, se necessario, rivolgiti a un consulente finanziario per capire quale soluzione si adatta meglio alle tue esigenze e ai tuoi obiettivi a lungo termine.

Articolo realizzato in collaborazione con FEduF

Le informazioni contenute negli articoli sono prodotte da Banca Mediolanum in collaborazione con FEduF, escludono qualsiasi forma di consulenza e hanno scopo puramente informativo.

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