
Redazione CosaConta
Novembre è il Mese dell'Educazione Finanziaria: il momento giusto per aumentare la tua consapevolezza e imparare a gestire meglio il tuo denaro.
Sommario
Pagare una bolletta, scegliere tra un prestito o un risparmio, pianificare una spesa o pensare alla pensione: sono tutte azioni che richiedono consapevolezza finanziaria.
Ed è proprio per coltivare questa competenza che nasce il Mese dell’educazione finanziaria, un appuntamento nazionale che, ogni novembre, trasforma l’Italia in un grande laboratorio di conoscenza economica diffusa.
Ma come nasce questa iniziativa? Perché è importante? E come si diffonde la consapevolezza finanziaria in Europa e nel resto del mondo?
Cos’è l’educazione finanziaria?
L’educazione finanziaria è una competenza di base, come saper leggere o contare. Significa capire come funziona il denaro nella vita di tutti i giorni: dalla spesa al supermercato alle decisioni più impegnative, come un mutuo o un investimento.
Secondo la definizione dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’educazione finanziaria è “il processo mediante il quale i consumatori e gli investitori migliorano le proprie conoscenze su prodotti, concetti e rischi finanziari e, grazie a informazioni, istruzione e consigli imparziali, sviluppano le abilità e la fiducia necessarie per fare scelte consapevoli e migliorare il proprio benessere economico”.
In sintesi, non si tratta di imparare formule o termini tecnici, ma di acquisire consapevolezza e autonomia nelle scelte quotidiane. Per farlo, l’OCSE individua quattro aree chiave:
- Il denaro e le transazioni, cioè la gestione di entrate e pagamenti.
- La pianificazione e la gestione delle finanze personali, per risparmiare e affrontare imprevisti.
- Il rischio e il rendimento, per capire investimenti e assicurazioni.
- Il mondo della finanza, con le sue regole e strumenti.
Il Mese dell’Educazione Finanziaria
Ogni anno, per un mese intero, l’Italia si trasforma in una grande aula diffusa dedicata al denaro: questo è lo spirito del Mese dell’educazione finanziaria.
A promuovere l’iniziativa è il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, un organismo istituito per diffondere la cultura del risparmio e delle scelte economiche consapevoli.
All’evento partecipano scuole, università, fondazioni, associazioni, imprese e pubbliche amministrazioni con incontri, talk, laboratori e percorsi formativi. Le iniziative che rispettano le linee guida ufficiali possono utilizzare il logo del mese, simbolo di qualità e riconoscibilità.
Un dettaglio curioso riguarda i colori del logo, che cambiano in base al tema: rosa per le donne, verde per la sostenibilità, giallo per il mondo accademico e viola per innovazione e finanza digitale.
Come nasce il Mese dell’Educazione Finanziaria
Il Mese dell’Educazione Finanziaria ha una storia relativamente recente, ma nasce da radici profonde. È stato istituito nel 2017 con un Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al Ministero dello Sviluppo Economico.
La prima edizione si è svolta nel 2018 e la scelta di celebrarlo a novembre non è casuale: il mese si apre, infatti, con una ricorrenza storica per l’Italia, la Giornata Mondiale del Risparmio (31 ottobre).
Questa giornata affonda le sue origini nel 1924, quando l’economista Maffeo Pantaleoni ispirò la sua istituzione durante un congresso dell’Istituto Internazionale del Risparmio a Milano. Da allora, la celebrazione è diventata un appuntamento fisso: ogni anno, a Roma, si tiene la cerimonia ufficiale organizzata da Acri, l’associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio.
Educazione finanziaria in Italia: a che punto siamo?
Dal 2017 la Banca d’Italia conduce, ogni tre anni, un’indagine su come gli adulti gestiscono e comprendono il denaro. Si chiama IACOFI (Indagine sull’Alfabetizzazione e le Competenze Finanziarie degli Italiani) e segue una metodologia definita dall’OCSE, così da poter confrontare i risultati con quelli di molti altri Paesi.
L’ultima edizione, quella del 2023, è stata condotta in contemporanea in circa 30 Paesi e ha aggiunto una novità importante: la misurazione delle competenze di finanza digitale, sempre più centrali in un mondo in cui pagamenti, risparmi e investimenti si gestiscono con un click.
I risultati? Un leggero miglioramento rispetto al 2020, ma la strada è ancora lunga. Il punteggio medio di alfabetizzazione finanziaria degli adulti italiani è salito da 10,2 a 10,7 su una scala da 0 a 20. Un piccolo passo avanti, trainato soprattutto da due aspetti: i comportamenti finanziari (come la gestione del budget o la capacità di risparmiare) e gli atteggiamenti verso il denaro, cioè l’attenzione a non sprecare e la propensione al risparmio.
Sul fronte delle conoscenze teoriche, invece, i risultati restano stabili. Qualche progresso si è registrato nella comprensione dell’inflazione e dei suoi effetti sul potere d’acquisto, probabilmente anche grazie al recente periodo di rialzi dei prezzi, che ha spinto molti a informarsi di più.
E la finanza digitale? Qui il punteggio medio è 4,6 su 10. Gli adulti più istruiti e con più di 34 anni ottengono risultati migliori, ma si registra un divario di genere a sfavore delle donne.

La promozione dell’educazione finanziaria in Europa e nel mondo
Anche in Canada, il Financial Literacy Month si celebra proprio a novembre fin dal 2011, mentre negli Stati Uniti esiste già dal 2004 e cade ad aprile.
A livello internazionale, il momento più importante dell’anno è la Global Money Week, promossa dall’OCSE e dedicata in particolare ai giovani. Si svolge ogni anno a marzo, e coinvolge oltre 170 Paesi con attività educative, laboratori e iniziative locali.
Sempre a marzo, l’Europa celebra la European Money Week, lanciata nel 2015 dalla Federazione Bancaria Europea. È una settimana di eventi, quiz, incontri e lezioni che si svolgono in oltre 35 Paesi.
Lo scorso settembre, l’Unione europea ha presentato la nuova EU Strategy on Financial Literacy, una strategia comune per promuovere campagne e programmi educativi durante tutto l’anno, senza legarli a un unico mese. Ogni Paese può così integrare le proprie iniziative nazionali in un calendario condiviso di eventi e progetti.
Ricapitolando
Il Mese dell’Educazione Finanziaria è molto più di un calendario di eventi: è un invito a partecipare e a costruire la propria consapevolezza.
Per le imprese, è l’occasione di condividere progetti e buone pratiche. Per i cittadini, un momento per imparare, fare domande e acquisire quella consapevolezza che serve ogni giorno, quando si risparmia, si investe o si pianifica il futuro.
I dati ci ricordano che in Italia c’è ancora molta strada da fare: la conoscenza cresce lentamente, ma l’interesse aumenta e l’attenzione ai comportamenti virtuosi è in crescita. E questo è già un segnale importante.
Fonti
CosaConta contribuisce al Mese dell'Educazione Finanziaria con un ricco palinsesto di iniziative.






