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Redazione CosaConta

Che tu pranzi a casa, in ufficio o a scuola, basta un po’ di organizzazione per evitare sprechi e risparmiare ogni giorno. Gestire meglio il cibo significa gestire meglio il proprio denaro: un piccolo allenamento quotidiano fatto di scelte consapevoli.

Scopriamo come evitare sprechi anche quando si mangia fuori casa, grazie all’esperienza di una giovane insegnante. Elisa lavora in una scuola primaria a quasi un’ora di treno da casa. Le sue giornate iniziano presto e finiscono tardi: niente tempo per rientrare a pranzo, nessuna voglia di buttare cibo e, naturalmente, neanche di sprecare risorse.

Dall'entusiasmo alla consapevolezza

All'inizio della sua nuova esperienza lavorativa, Elisa era travolta dall'entusiasmo e dall'energia della novità. Tra la stanchezza dei primi viaggi e la foga di affrontare ogni giornata al meglio, non dava molta importanza alla gestione dei pasti: spesso si affidava a pranzi veloci presi al bar o dimenticava di prendere gli avanzi della sera prima.

Col tempo, però, una nota stonata ha cominciato a farsi sentire. Quando l'emozione dei primi mesi ha lasciato spazio alla routine, Elisa si è accorta che questo disordine aveva un peso: mangiava in modo poco equilibrato e tendeva a spendere oltre il suo budget.Da lì, la svolta: ha deciso di cambiare approccio.

Consiglio utile: organizzare in anticipo i pasti permette di risparmiare tempo e denaro, oltre a migliorare la varietà della propria alimentazione.

Una routine più consapevole

Oggi prepara la cena pensando già al pranzo del giorno dopo. Se avanza qualcosa, lo porziona in un contenitore diviso in scomparti: un po’ di cous cous di ieri, le polpette di lenticchie di oggi, qualche verdura saltata… ed ecco un lunch box pronto, completo e nutriente.

Prima avrebbe comprato qualcosa al volo e parte del cibo acquistato sarebbe rimasto in frigo con il rischio di farlo andare a male. Ora, ogni pasto recuperato è un'occasione in più per evitare spese superflue e valorizzare quello che già ha.

Un frigo condiviso da rispettare

In sala insegnanti, Elisa ha preso l'abitudine di controllare regolarmente il frigorifero comune.. Tra delle polpette vegetali e una torta salata dimenticate, spesso si trovano alimenti interessanti ancora buoni da “salvare”. Non si limita a osservare: prova a coinvolgere anche i colleghi, con un sorriso e una proposta concreta. “Perché non mettiamo insieme quello che resta e organizziamo un pranzo di avanzi?”, suggerisce. L’idea sorprende, ma conquista: in poco tempo, ognuno inizia a contribuire con qualcosa, trasformando gli avanzi della settimana in un momento di convivialità.

Recuperare il cibo prima che si rovini, proporre di condividere gli avanzi, pianificare insieme i rifornimenti: piccoli gesti che aiutano a evitare sprechi inutili, fanno bene all’ambiente… e anche al portafoglio.

Consiglio utile: nei frigoriferi condivisi, una buona organizzazione e un po’ di spirito di collaborazione possono ridurre gli sprechi e migliorare la gestione comune degli alimenti.

Doggy bag? Sì, grazie!

Con gli amici, Elisa ama scoprire ristoranti nuovi. Se avanza qualcosa, oggi è la prima a chiedere una doggy bag. Una pratica sempre più comune e molti locali sono felici di aiutare a evitare sprechi, anche per ridurre i rifiuti prodotti.

Anche qui il cambiamento è evidente: prima avrebbe lasciato il cibo sul tavolo per timidezza o distrazione. Ora, recuperare ogni avanzo è diventato un gesto naturale di rispetto e di risparmio.

lista della spesa

Bambini e merende: piccoli gesti, grandi lezioni

Elisa ci tiene a coinvolgere i suoi alunni. Parla di cibo, di rispetto, di attenzione al risparmio. Organizza piccole attività in classe e incoraggia le famiglie a preparare merende su misura: non troppo abbondanti, ma nutriente.

Quando i bambini mangiano insieme, osservano, assaggiano, imparano. E, soprattutto, buttano meno. Anche una semplice merenda può trasformarsi in una piccola lezione di educazione alimentare: usare tutto ciò che si ha, valorizzare ogni ingrediente, evitare sprechi inutili.

Consiglio utile: abituare i bambini a merende bilanciate e senza eccessi insegna loro il valore del cibo e li aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza fin da piccoli.

Anche i buffet si possono ottimizzare

Durante riunioni scolastiche o feste di fine anno, Elisa si occupa spesso del buffet. Ha imparato che bastano alcune semplici accortezze per fare la differenza:

  • usare piatti di dimensioni ridotte per consumare porzioni più piccole;
  • predisporre contenitori per portare a casa gli avanzi.

Così, anche un evento collettivo diventa l’occasione per ribadire un concetto fondamentale: il cibo ha valore, e rispettarlo significa anche rispettare il proprio portafoglio.

Ricapitolando:

  • Anche fuori casa si può evitare lo spreco, con piccoli gesti quotidiani.
  • Lunch box ben pensate, controllo dei frigoriferi condivisi e uso delle doggy bag fanno risparmiare denaro.
  • I bambini imparano osservando: preparare porzioni adeguate e mangiare in compagnia li aiuta a rispettare il cibo.
  • Buffet ed eventi? Ottimi se organizzati con buon senso e un pizzico di creatività.
  • Ogni avanzo è un’opportunità… di risparmio, basta volerlo.

Alla fine, Elisa ha capito che mangiare fuori casa non significa uscire dal proprio stile di vita: si può risparmiare, ridurre gli sprechi… e pure mangiare meglio. Un passo alla volta si costruisce autonomia e consapevolezza.

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Queste elaborazioni si basano su uno studio condotto dall’Università di Bologna coordinato da Claudia Giordano, in collaborazione con la Fondazione Barilla, che stima il valore economico dello spreco alimentare in Italia su prezzi dei generi alimentari del 2024.

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Articolo realizzato in collaborazione con FEduF

Le informazioni contenute negli articoli sono prodotte da Banca Mediolanum in collaborazione con FEduF, escludono qualsiasi forma di consulenza e hanno scopo puramente informativo.

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