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Scopri come il tempo che hai passato a studiare potrebbe aiutarti ad anticipare la pensione.
Highlights
- Cos'è il riscatto della laurea e dei periodi non lavorati
- Come funziona il riscatto
- Come si calcola il costo del riscatto
- Il riscatto ordinario
- Il riscatto agevolato
- Come si paga il riscatto e quali vincoli comporta
- I vantaggi del riscatto
- Quando conviene procedere con il riscatto
- Passaggi pratici per attivare il riscatto
Hai mai pensato di poter andare in pensione qualche anno prima, valorizzando al massimo tutti i tuoi sforzi, inclusi gli anni di studio? Se hai conseguito una laurea o hai avuto periodi non coperti da contribuzione, potresti avere l'opportunità di anticipare il tuo pensionamento grazie al riscatto della laurea e dei periodi non lavorati. Scopriamo insieme come funziona e se conviene farlo.
Immagina la storia di Giulia, una professionista di 35 anni che, come te, si interroga sul suo futuro pensionistico. Vediamo come il riscatto può fare la differenza nella sua vita e, forse, anche nella tua.
Cos'è il riscatto della laurea e dei periodi non lavorati
Il riscatto della laurea è un meccanismo che permette di convertire gli anni di studio universitario in anni contributivi, avvicinandoti così al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Questo significa che gli anni passati all'università possono essere conteggiati come se avessi lavorato e versato contributi durante quel periodo.
Allo stesso modo, il riscatto dei periodi non lavorati consente di coprire i buchi contributivi, come ad esempio periodi di disoccupazione non indennizzata o aspettative non retribuite, aggiungendo questi periodi al tuo montante contributivo.
Come funziona il riscatto
Per procedere al riscatto, devi presentare una domanda all'INPS o all'ente previdenziale competente. Una volta accolta la richiesta, ti verrà comunicato l'importo da versare per coprire i periodi che intendi riscattare. Questi periodi verranno poi considerati sia per il diritto che per la misura della pensione.
Nel caso di Giulia, che ha una laurea magistrale di 5 anni e ha avuto un periodo di 1 anno di disoccupazione non coperta da contributi, potrebbe riscattare complessivamente 6 anni, avvicinandosi così alla pensione.
Come si calcola il costo del riscatto
Il calcolo dell'importo da versare dipende da diversi fattori:
- Metodo di calcolo della pensione: se rientri nel sistema retributivo, misto o contributivo.
- Reddito annuo lordo: nel riscatto ordinario, più alto è il reddito, maggiore sarà il costo.
- Anni o periodi da riscattare: il numero di anni incide direttamente sul costo totale.
Il riscatto ordinario
Nel riscatto ordinario, il costo è calcolato in base all'aliquota contributiva in vigore (attualmente il 33% per i lavoratori dipendenti) applicata alla retribuzione degli ultimi 12 mesi moltiplicata per gli anni da riscattare. Ad esempio, se Giulia ha un reddito annuo lordo di 30.000 euro, il costo per ogni anno da riscattare sarebbe:
30.000 euro x 33% = 9.900 euro per anno. Per 6 anni, il costo totale sarebbe di circa 59.400 euro.
Il riscatto agevolato
Dal 2019, è stato introdotto il riscatto agevolato, che permette di riscattare gli anni di studio universitario a un costo fisso per ogni anno, indipendentemente dal reddito. L’opzione è possibile solo per i periodi che ricadono nel sistema contributivo (dopo il 1996) e, se da un lato consente di avere un costo molto probabilmente vantaggioso per il riscatto, e quindi di andare in pensione prima pagando meno, dall’altro influisce meno su quello che sarà poi l’importo della pensione.
Come si paga il riscatto e quali vincoli comporta
Il pagamento può essere effettuato:
- In un'unica soluzione.
- A rate mensili, senza interessi, fino a un massimo di 120 rate (10 anni). È importante considerare che:
- Le somme versate sono deducibili dal reddito ai fini IRPEF. Questo significa che potrai recuperare una parte dell'importo attraverso il risparmio fiscale. Ad esempio, con un'aliquota IRPEF del 38%, potresti recuperare il 38% di quanto versato.
- Una volta accettata la proposta dall'ente previdenziale, l'adesione diventa irrevocabile. Non è possibile annullare o modificare la richiesta.
- Per i lavoratori dipendenti, è possibile richiedere la trattenuta delle rate direttamente in busta paga.
I vantaggi del riscatto
Per Giulia, i vantaggi del riscatto possono essere significativi:
- Anticipare l'età pensionabile: aggiungendo 6 anni di contributi, potrebbe raggiungere prima i requisiti per la pensione anticipata o di anzianità.
- Aumentare l'importo della pensione: i contributi aggiuntivi incrementano il montante contributivo, aumentando l'assegno pensionistico.
- Benefici fiscali: grazie alla deducibilità, l'effettivo costo del riscatto si riduce.
Quando conviene procedere con il riscatto
Non sempre il riscatto è la scelta migliore. Ecco alcuni aspetti da valutare:
- Età anagrafica: se sei giovane, il riscatto può avere un impatto maggiore sul tuo futuro pensionistico.
- Disponibilità economica: devi valutare se il costo è sostenibile per te, anche considerando la possibilità di rateizzare.
- Obiettivi pensionistici: se desideri andare in pensione il prima possibile, il riscatto può aiutarti a raggiungere i requisiti prima.
Fai attenzione a
- Costo elevato: soprattutto con il riscatto ordinario, l'importo può essere molto alto e non sempre sostenibile.
- Ritorno dell'investimento: devi valutare se l'investimento si tradurrà effettivamente in un vantaggio economico nel lungo termine.
- Vincoli irrevocabili: una volta avviata la procedura, non potrai tornare indietro o modificare l'importo.
Altri aspetti da considerare
- Riscatto per periodi parziali: puoi decidere di riscattare anche solo parte degli anni di studio o dei periodi non lavorati.
- Compatibilità con altre forme di riscatto: verifica se hai già riscattato altri periodi o se hai diritto ad altre agevolazioni.
- Valutazione della normativa vigente: le leggi in materia pensionistica possono cambiare. È importante essere aggiornati sulle ultime novità.
Passaggi pratici per attivare il riscatto
- Informati dettagliatamente: visita il sito dell'INPS o contatta l'ente previdenziale per ottenere informazioni aggiornate.
- Utilizza i simulatori online: sul sito dell'INPS è disponibile un simulatore che ti permette di calcolare il costo del riscatto e l'impatto sulla pensione.
- Consulta un esperto: rivolgiti a un consulente del lavoro, un commercialista o un patronato per una valutazione personalizzata.
- Presenta la domanda: la domanda può essere inoltrata online tramite il servizio dedicato sul sito dell'INPS, oppure tramite intermediari abilitati.
- Valuta le modalità di pagamento: scegli se pagare in un'unica soluzione o rateizzare l'importo.
Ricapitolando
Il riscatto della laurea e dei periodi non lavorati può rappresentare una strategia efficace per anticipare la pensione e aumentare l'importo dell'assegno pensionistico. Come per Giulia, è fondamentale valutare attentamente se questa opzione sia in linea con i tuoi obiettivi e la tua situazione finanziaria. Prima di prendere una decisione:
- Analizza i costi e i benefici: considera sia l'aspetto economico immediato che il vantaggio a lungo termine.
- Informati sulle agevolazioni fiscali: la deducibilità può rendere il riscatto più conveniente di quanto sembri a prima vista.
- Pianifica per tempo: avviare la procedura in anticipo può permetterti di diluire i costi e massimizzare i benefici. Ricorda, investire nel tuo futuro pensionistico è un passo importante verso una vita serena e senza preoccupazioni economiche. Valuta con attenzione, informati e prendi la decisione più adatta a te.