Redazione CosaConta
Tendiamo a non voler pensare alle problematiche che potremmo incontrare… E per questo trasferire il rischio su qualcun altro può essere la scelta migliore!
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«Sono così tanto assicurato che anche un ladro che dovesse inciampare in casa mia si troverebbe assicurato». Pare l’abbia detto il conduttore radiofonico belga Wiet Van Broeckhoven. Ma, battute a parte, una frase del genere difficilmente sarebbe potuta uscire da un conduttore italiano, dato che, in generale, noi italiani sulla protezione assicurativa potremmo fare di più.
Secondo ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, nel settore delle assicurazioni a protezione dei beni, della salute e del patrimonio (escludendo l’assicurazione auto), “l’Italia presenta un evidente gap di copertura rispetto agli altri principali Paesi europei”, tenuto conto che:
- l’incidenza dei premi (escluso il settore Auto) sul PIL è pari all’1% rispetto a una media europea del 2,4%;
- il premio medio per abitante è poco più di un terzo di quello dei Paesi analizzati.
Insomma, l’assicurazione è un capitolo della nostra sicurezza personale e familiare, presente e futura, che bisogna proprio approfondire. Vediamo quindi di mettere a fuoco le informazioni da acquisire per proteggere adeguatamente te e i tuoi cari dagli imprevisti, partendo da una domanda.
A cosa servono le polizze assicurative?
Assicurazione fa rima con protezione. Come ci spiega l’IVASS, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, stipulando una polizza tu trasferisci un determinato rischio – quello da cui ti assicuri – all’impresa di assicurazione. Per farlo versi un premio periodico, che ti permette appunto di trasferire sulla compagnia assicurativa il rischio che un determinato evento si verifichi, a copertura della tua serenità contro gli eventuali imprevisti. L’impresa di assicurazione ne stabilisce l’ammontare soppesando vari fattori: la probabilità che tu subisca o provochi un danno o il valore del bene da assicurare, per esempio. I premi incassati fanno sì che l’assicuratore abbia i mezzi per pagare il dovuto agli assicurati che hanno visto verificarsi il rischio oggetto della protezione.
Ora che sai tutto questo, potresti chiederti: quale polizza mi conviene stipulare?
Il punto di partenza: valuta le tue esigenze
Esattamente come per il risparmio e gli investimenti, non esiste una risposta valida per tutti. Quel che devi fare è ragionare molto attentamente sulla tua situazione personale, familiare e anche professionale: solo così puoi mettere a fuoco le coperture assicurative che per te sono più importanti.
Per esempio, se tu fossi un imprenditore, dovresti proteggere te, la tua famiglia e la tua azienda dagli imprevisti con una specifica polizza. Ne esistono altre, che coprono la responsabilità professionale, utili a precise categorie, così come polizze per le proprietà, la salute e il benessere, per una platea più ampia e trasversale.
Insomma, ognuno di noi è importante per qualcuno e ha bisogni e responsabilità: conoscerli è il primo passo per capire quale tipo di polizza può essere il caso di sottoscrivere fin da subito. Il che ci porta a un altro tema di grande rilievo.
Conosci i vari tipi di assicurazioni?
Le polizze assicurative si suddividono in categorie che sintetizzano i diversi tipi di rischio. Queste categorie si chiamano rami. Le coperture che rientrano nel ramo Danni servono a proteggere il patrimonio, i beni materiali o te stesso dalle conseguenze di un imprevisto. Queste polizze tutelano dai cosiddetti sinistri, gli eventi sfavorevoli.
Le coperture del ramo Vita proteggono la tua stessa vita, garantendo (a seconda di quel che prevede il contratto) un capitale o una rendita ai tuoi cari semmai dovesse succederti qualcosa. Parlando di assicurazioni, un capitolo determinante è quello della responsabilità civile, che tutela il tuo patrimonio nel caso tu ti trovi a dover risarcire un danno causato da un qualunque fattore riconducibile alla tua responsabilità.
Qualche esempio: una polizza RC a tutela del nucleo familiare interviene se un vaso cade dal davanzale della tua finestra e colpisce l’auto del tuo vicino; la RC Auto copre le conseguenze di un imprevisto o di un incidente provocato da te; la RC professionale tutela il professionista (esempio, il medico). E via dicendo.
Ovviamente, è essenziale pagare i premi assicurativi con puntualità, per evitare la decadenza delle coperture e garantirsi una protezione continuativa.
Scegliere la polizza assicurativa: come?
Può sembrare facile, ma non lo è: occorre leggere attentamente il contratto comprendendone le clausole, le esclusioni, i limiti e i termini di copertura, per evitare sorprese spiacevoli in caso di sinistro. E non ci si deve accontentare della prima proposta, ma bisogna confrontare diversi preventivi e condizioni per trovare la migliore soluzione per sé. Per finire, è opportuno considerare il rapporto tra costo della polizza e benefici offerti, evitando una copertura eccessiva o insufficiente, ed è utile adottare misure preventive per ridurre i rischi, per esempio tramite sistemi di sicurezza per la casa o la manutenzione dell’automobile, riducendo così i costi delle polizze assicurative.
Ah, e c’è una postilla: le polizze vanno aggiornate in base ai cambiamenti che intervengono nella tua vita, se ti sposi, se nascono dei bambini, se smetti di vivere in affitto e compri casa, se cambi lavoro o fai un salto di carriera o avvii la tua azienda.
Riassumendo
Pensare alle problematiche che potresti incontrare nella vita può sembrare spiacevole, ma in realtà fermarti un momento per valutare una copertura assicurativa adeguata è il modo migliore per proteggere il tuo capitale e il tuo futuro dai rischi che potrebbero verificarsi. Esistono coperture assicurative diverse, che tutelano da rischi differenti e che prevedono premi più o meno elevati a fronte di interventi più o meno onerosi… Non è detto che tu abbia per forza bisogno di un’assicurazione costosa ma è sicuro che informarti sulla possibilità di proteggerti sia nel tuo interesse.