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Come trasformare un'intuizione vincente in un prodotto di successo? Ce lo insegna la storia Sara Blakely, la donna che ha rivoluzionato l'abbigliamento femminile.
Highlights
Il pubblico sta ancora applaudendo quando Oprah Winfrey riprende a parlare sorridendo alla telecamera. Racconta di aver scoperto un nuovo prodotto, i leggins modellanti Spanx. Confessa che da quando li ha provati li indossa ogni giorno, non riesce a farne a meno. E invita tutte le sue spettatrici a provarli.
In quel momento, milioni di telespettatrici fissano lo schermo, curiose. E tra loro c’è Sara Blakely, la fondatrice di Spanx. È seduta nel suo modesto appartamento di Atlanta, il cuore batte all'impazzata, le mani tremano leggermente mentre osserva la scena. Sa che nulla sarà più come prima. L'eco delle parole di Oprah risuona nella stanza vuota, riempiendola di un'emozione travolgente. Il suo sogno sta diventando realtà.
Dai sogni ai fax porta a porta
Facciamo un salto indietro, torniamo agli anni 90. Siamo a Clearwater, Florida, e il sole splende alto, riflettendosi sulle acque cristalline. Sara, una giovane donna dai capelli biondi e gli occhi vivaci, cammina lungo la spiaggia, i piedi nudi sulla sabbia calda. Ha appena terminato gli studi in Scienze della Comunicazione, ma il futuro le appare incerto, nebuloso.
Prova a lavorare a Walt Disney World, immersa in un mondo di fiabe e sorrisi forzati. Si esibisce in stand-up comedy nei nightclub, cercando di strappare risate a un pubblico distratto. Ma si sente confusa e non riesce a trovare la sua strada.
Finisce per vendere fax porta a porta, un lavoro monotono e privo di stimoli, che almeno le permette di pagare affitto e bollette. Uno dei trucchi per vendere di più è mostrarsi attraente, e per modellare le sue forme Sara indossa ogni giorno i collant sotto i pantaloni eleganti. Passi per il caldo opprimente della Florida, che la fa soffrire tutto il giorno, ma quello che non proprio non le va giù sono le cuciture delle calze che si vedono attraverso le scarpe aperte. Un dettaglio che a molti può sembrare insignificante, ma non lo è per lei.
L'illuminazione: il taglio dei collant
Una sera, preparandosi per l'ennesima festa a cui non ha voglia di andare, Sara guarda sconsolata il suo riflesso nello specchio. Indossa un paio di pantaloni bianchi aderenti, ma qualcosa non va. Non trova l’intimo adatto, ogni capo ha una cucitura di troppo che rovina la linea dei pantaloni.
All’improvviso, ha un’idea: prende un paio di collant e taglia via i piedi. Li indossa sotto i pantaloni. La silhouette è perfetta, le imperfezioni svaniscono. Si sente a suo agio, sicura di sé.
In quel momento, una scintilla accende la sua mente. "E se questa fosse la soluzione che molte donne cercano?" Si rende conto che non esiste nulla del genere sul mercato. L'entusiasmo cresce, alimentato dalla consapevolezza di aver scoperto qualcosa di unico.
La lotta contro i giganti
Nei giorni successivi Sara presenta la sua idea alle principali aziende produttrici, spera che colgano il valore della sua intuizione e la trasformino in un prodotto. Ma si scontra contro un muro. Scopre che il settore della calzetteria è dominato da uomini che faticano a comprendere le esigenze femminili e, in molti casi, non sono nemmeno interessati a farlo. Allora decide di agire. Di giorno continua a vendere fax porta a porta, e di notte studia tessuti, design e brevetti. Trova una fabbrica della Carolina del Nord che accetta di produrre i suoi leggings modellanti senza piede e investe 5.000 Dollari, tutti i suoi risparmi, in marketing. Nasce Spanx. Il logo raffigura una giovane donna bionda, un'ombra di sé stessa. Il nome è audace, memorabile. La X finale suona come un colpo deciso, un'affermazione di presenza.
Dall'anonimato al successo
Con i prototipi in mano, Sara si presenta ai grandi magazzini. Neiman Marcus, Bloomingdale's, Saks Fifth Avenue. Ogni volta, la stessa scena: una giovane donna sola, con un prodotto innovativo, di fronte a dirigenti scettici. Ma lei ha un'arma segreta: la passione.
Durante gli incontri, indossa il suo prodotto, e fa la differenza. Ottiene il primo ordine da Neiman Marcus, e questo le apre le porte anche degli altri negozi.
Il successo mondiale
Arriviamo così al 2000. Sara invia alcuni prodotti omaggio a Oprah Winfrey: spera che lei li provi e che magari citi il marchio Spanx. Non immagina che Oprah farà ben di più, parlando di Spanx come di una rivoluzione per le donne e inserendo Spanx tra i suoi prodotti preferiti.
Le linee telefoniche si intasano, il sito web va in crash. Il mondo scopre Spanx, e di riflesso, Sara Blakely. Il ritmo aumenta vertiginosamente, la produzione non basta mai, Spanx diventa un marchio conosciuto e diffuso in tutto il mondo.
L’esistenza di Sarà è stravolta, ma lei trova un equilibrio e riesce a gestire il successo dell’azienda senza trascurare la sua vita personale. Dopotutto, lei non ambiva al successo, stava solo provando a risolvere un problema concreto con cui si scontrava ogni giorno… Quello che vuole non è il successo a ogni costo, ma una vita completa. Nel 2008 Sara e Jesse Itzler, il co-fondatore di Marquis Jet, si sposano e, negli anni successivi, hanno quattro figli.
Il denaro non è tutto
Nel 2012 Spanx è presente in oltre 50 Paesi e Sara è sulla copertina di Forbes, che la celebra come la più giovane miliardaria autodidatta al mondo. Ma per lei il vero traguardo non è il denaro. È la consapevolezza di aver creato qualcosa dal nulla, di aver dato voce a un'esigenza silenziosa di milioni di donne.
Decide di usare la sua fortuna per fare la differenza. Crea la Sara Blakely Foundation, sostenendo l'educazione femminile nel mondo. E poi, con un effetto dirompente, entra a gamba tesa in un settore dominato dagli uomini: acquista una quota degli Atlanta Hawks, e porta avanti la sua missione di rompere le barriere.
La lezione di Sala Blakely
La storia di Sara Blakely non è solo quella di un'imprenditrice di successo. È la storia di una donna che ha trasformato una frustrazione personale in un'opportunità globale, che ha lottato contro gli ostacoli senza mai perdere la sua identità. È un invito a credere in sé stessi, a non lasciarsi scoraggiare dai rifiuti, a trovare la forza nelle proprie convinzioni. E ci insegna che il vero successo non sta nell'arrivo, ma nel viaggio, nelle sfide affrontate, nelle paure superate, nei sogni realizzati. Sara Blakely ci mostra che tutto è possibile, se abbiamo il coraggio di tagliare quei collant e creare il nostro destino.
- Investire in sé stessi e nelle proprie idee: Sara ha creduto fermamente nella sua intuizione, investendo i suoi risparmi personali per trasformare un semplice collant tagliato in un prodotto rivoluzionario. Questo insegna l'importanza di avere fiducia nelle proprie idee e di essere disposti a investire risorse personali per realizzarle.
- Gestire oculatamente le proprie risorse: con soli 5.000 Dollari, Sara ha avviato un'azienda globale. Ha saputo allocare le sue limitate risorse in modo strategico, focalizzandosi su ciò che era davvero essenziale per il successo del suo prodotto.
- Perseverare di fronte ai rifiuti: nonostante i numerosi no ricevuti dai produttori e dai rivenditori, non si è arresa. La sua determinazione dimostra che la resilienza è fondamentale nel perseguire obiettivi finanziari e imprenditoriali.
- Guardarsi attorno, conoscere il mondo, approfondire: Sara ha identificato un bisogno non soddisfatto nel mercato dell'abbigliamento femminile e ha creato una soluzione innovativa. Questo evidenzia l'importanza di fare ricerche di mercato e di essere attenti alle opportunità non ancora esplorate.
- Investire nel networking e nel marketing creativo: l'invio dei suoi prodotti a Oprah Winfrey e la sua capacità di presentare Spanx ai grandi magazzini dimostrano come strategie di marketing non convenzionali e il networking possano amplificare enormemente le opportunità di successo finanziario.
- Restituire alla comunità: attraverso la sua Fondazione, Sara ha investito parte della sua ricchezza nel sostegno all'educazione femminile. Questo insegna che il successo finanziario può e dovrebbe essere utilizzato anche per avere un impatto positivo sulla società.