Dalla povertà al trono dei media americani: scopri come Oprah Winfrey ha trasformato dolore e discriminazioni in una straordinaria storia di riscatto e successo.
Highlights
Oprah si guarda intorno con un misto di timore e curiosità, in quel nuovo studio televisivo che ancora non conosce. È il primo giorno del suo nuovo lavoro come conduttrice per “Chicago AM”, un talk show che annaspa negli ascolti e che sembra destinato all’oblio. Per quella ragazzina nera, impacciata, arrivata dalle remote periferie rurali del Mississippi, il primo impatto è glaciale. L’aria nello studio è carica di tensione, gli sguardi scettici dei tecnici e dei produttori pesano su di lei come macigni: quasi nessuno ormai guarda più quel programma, che si trova sul punto di chiudere i battenti per sempre. “Gli ascolti stanno andando a picco” sente spesso dire Oprah dai membri della troupe in quei primi giorni, “ci vorrebbe un miracolo per salvarci”. Oprah non lo sa ancora, ma sarà proprio lei il miracolo che salverà lo show.
Lei, che ha passato l’inferno, ha conosciuto il dolore più atroce e l’umiliazione più profonda, ha visto troppe vite spezzarsi senza possibilità di riscatto, ha ora una missione da compiere: portare alla luce storie che il mondo preferirebbe ignorare. Dare voce a chi non ne ha mai avuta una. E Oprah sa che quel programma, trasmesso in diretta nazionale, è l’occasione che aspettava. Non può lasciarsela sfuggire.
Due anni dopo, il programma è in cima agli ascolti. Il pubblico la adora. La sua empatia e il suo coraggio lo trasformano in un fenomeno mediatico. E così, da trasmissione destinata al fallimento, “Chicago AM” si trasforma nel leggendario “The Oprah Winfrey Show”. Questa è la storia di Oprah Winfrey, la regina dei media d’America, nata nella povertà assoluta e divenuta una delle più grandi imprenditrici e filantrope della storia degli Stati Uniti d’America.
L'inizio di tutto: povertà e segregazione
Oprah nasce il 29 gennaio 1954 a Kosciusko, Mississippi, in una realtà fatta di povertà assoluta e segregazione razziale. Il suo nome di battesimo è “Orpah”, come un personaggio della Bibbia, ma nessuno la chiama con quel nome troppo difficile da pronunciare, per questo per tutti diventa presto “Oprah”. Sua madre è poco più di una bambina quando la mette al mondo. Il futuro che la attende sembra già scritto: sarà una domestica per una famiglia di bianchi, una delle tante donne nere piegate sotto il peso di un sistema che non lascia scampo. Nei primi anni di vita viene cresciuta dalla nonna, una donna dura, che non esita a punirla severamente per ogni minimo errore. La povertà in cui vivono è tale che un giorno la nonna le cuce un vestitino con i resti di un sacco di patate, non potendosi permettere un abito vero.
Quando torna a vivere con la madre, la situazione non migliora. Lavora per una famiglia di bianchi e non può nemmeno dormire sotto il loro tetto: il suo posto è nel porcile, tra il fango e il fetore degli animali. Ogni notte Oprah si addormenta chiedendosi perché il mondo sia così ingiusto. A nove anni viene mandata a Nashville, Tennessee, per vivere con suo padre, un uomo severo ma molto attento alla sua istruzione. In questi anni Oprah viene ammessa ad una prestigiosa scuola ed inizia a scoprire la sua passione per la comunicazione ma, nonostante tutto questo, continua a subire discriminazioni per il colore della sua pelle, e all’età di tredici anni tenta di scappare di casa, ormai stanca di quell’ambiente che continua a considerarla una “ragazza cattiva”.
È qui che Oprah inizia a capire quanto sia ingiusta quella realtà e si decide a non mollare ma a continuare a lottare non solo per sé stessa, ma anche per tutte le ragazze svantaggiate che come lei sono nate in un contesto di assoluta povertà, che vengono considerate feccia solamente per la loro origine e per il loro colore.
La forza di ricominciare: la seconda vita di Oprah
A 14 anni la sua innocenza viene definitivamente spezzata. Subisce abusi da parte di un cugino, uno zio e un amico di famiglia, e rimane incinta. Il bambino nasce prematuro e muore poco dopo il parto. È il momento più buio della vita di Oprah. Si sente distrutta, senza via di uscita. Sta per perdere ogni speranza, e vorrebbe solo scomparire per sempre.
Ma poi arriva suo padre. Con voce ferma, ma piena d’amore, le dice: “Questa è la tua seconda possibilità. Nonostante i pericoli che hai affrontato sei ancora qui, e questo significa che hai qualcosa di grande da fare.”
Quelle parole si imprimono nel cuore di Oprah come un sigillo indelebile. Per la prima volta, capisce che la sua storia non deve essere la sua condanna. Può essere la sua forza. Può trasformare il dolore in successo.
A 17 anni vince il concorso "Miss Black Tennessee" e viene notata da una stazione radio locale, la WVOL, che le offre un lavoro come lettrice di notizie. La sua voce calda e avvolgente cattura l’attenzione di chiunque l’ascolti. La gente si affeziona a lei perché è autentica. Perché la sua sofferenza non l’ha resa cinica, ma più vicina agli altri.
Dopo varie esperienze in radio e televisione, nel 1976 si trasferisce a Baltimora per co-condurre il talk show “People Are Talking”. Il pubblico la ama. Oprah capisce che il suo destino è quello di raccontare storie, di entrare nelle vite delle persone e dare loro uno spazio per essere ascoltate.
The Oprah Winfrey Show
Arriviamo al momento fatidico con cui abbiamo aperto il nostro racconto, la svolta che cambierà per sempre la vita della nostra protagonista. Nel 1984, Oprah viene scelta per condurre il talk show "AM Chicago”. Quando mette piede in studio per la prima volta, il programma è un disastro. Gli ascolti sono così bassi che la chiusura sembra inevitabile. Ma Oprah non è una conduttrice come le altre. Non si limita a fare domande, lei vive ogni storia insieme ai suoi ospiti. Ascolta, piange, ride con loro. Il pubblico la sente vicina, vera.
Grazie alla sua naturale capacità di connettersi con le persone, il programma diventa un enorme successo, superando persino lo storico "Donahue" in termini di ascolti. Nel 1986, il talk show viene ribattezzato "The Oprah Winfrey Show" e diventa uno dei programmi più seguiti della televisione americana.
Nel suo show Oprah affronta tematiche complesse come il razzismo, gli abusi, la salute mentale e la crescita personale. Il suo stile unico, basato sull'empatia e sulla sincerità, la rende una figura di riferimento per milioni di persone in tutto il mondo.
Oprah sa cosa provano le persone che vengono a raccontare le proprie esperienze nel suo show, poiché lei stessa ha subito sulla propria pelle quegli abusi: ha vissuto in un contesto spietato nel quale nessuno darebbe mai una mano alla povera ragazzina di colore.
Oprah è sempre più decisa a portare l’attenzione mediatica su questi temi che la toccano personalmente, tanto che un giorno decide di rompere ogni indugio parlando della propria storia in diretta nazionale.
Durante una puntata del suo show, Oprah racconta del periodo doloroso in cui aveva subito stupri da parte dei familiari, rompendo un tabù e dando voce a molte vittime di abusi. “Pensavo che dopo aver raccontato delle violenze sessuali che ho subito avrei subito delle ripercussioni, ma invece niente di tutto questo è accaduto. Ho ricevuto tantissimi messaggi di comprensione, e le persone che mi amavano hanno continuato a farlo anche dopo il mio racconto”, dichiarerà Oprah in un’intervista anni dopo.
È un momento rivoluzionario: una donna potente, di successo, che ammette di essere stata una vittima. Da quel momento, milioni di persone trovano il coraggio di parlare. Oprah ha abbattuto un muro, ha acceso una luce nell’oscurità.

Il sogno di Oprah Winfrey
Ma il successo non le basta. Ora che ha compreso la portata del suo potere, Oprah vuole espandere il suo raggio d’azione. Alla fine degli anni Novanta, lancia la sua casa di produzione, “Harpo Productions” con cui produce programmi televisivi, film e libri. In questo modo, prende pieno possesso dei diritti sui frutti del suo lavoro e getta le fondamenta per la costruzione di un impero mediatico che le garantirà un controllo totale sui suoi contenuti e sulle sue entrate. Da semplice volto di un programma televisivo, Oprah diventa un’imprenditrice dalla strategia impeccabile.
Analizza il mercato, individua i settori in cui c’è spazio per il contenuto che sa produrre meglio di chiunque altro, e lancia prodotti che scalano rapidamente le vette del successo, come la rivista “O, The Oprah Magazine”, e il suo show radiofonico, “Oprah Radio”. Il suo nome diventa un brand. E lei non ha paura di usarlo: crea il suo network televisivo, “OWN: The Oprah Winfrey Network”, e diventa una delle poche donne afroamericane a possedere una compagnia di produzione televisiva. Il cerchio è chiuso. Grazie a scelte finanziarie oculate e ragionate, la giovane ragazza di umili origini che con il suo talento ha saputo salvare uno show televisivo dato ormai per spacciato, trasformandolo in uno dei programmi televisivi di maggior successo al mondo, è diventata la regina dei media che noi tutti oggi conosciamo: Oprah Winfrey.
La filantropia di Oprah Winfrey
La sua carriera la porta a raggiungere traguardi straordinari, ma il suo cuore rimane sempre con i più deboli. Fonda l’“Oprah’s Angel Network” e raccoglie milioni per l’istruzione e i diritti delle donne. Nel 2007 inaugura una scuola per ragazze in Sudafrica. Per lei il successo non è mai stato un traguardo personale, ma uno strumento per dare speranza a chi non ne ha mai avuta.
Il suo impegno per la giustizia sociale e l'educazione la rendono una delle personalità più influenti nel mondo della beneficenza e dell'attivismo. Ancora oggi dona centinaia di milioni di dollari in opere di bene e continua ad essere un simbolo di speranza e ispirazione per i più svantaggiati.
Una vita di successo e umiltà
Nonostante il successo straordinario, Oprah mantiene sempre un forte senso di umiltà. La sua lunga relazione con Stedman Graham, con cui si fidanza nel 1992, è basata su rispetto e sulla comprensione reciproca. Inoltre, la sua amicizia con Gayle King è una testimonianza della sua lealtà e sincerità nei rapporti umani.
Nel corso della sua carriera, Oprah vince numerosi premi, tra cui diversi Emmy e un Oscar onorario. Nel 2013, il presidente Barack Obama in persona le conferisce la Medaglia Presidenziale della Libertà, il più alto riconoscimento civile negli Stati Uniti.
La lezione di Oprah
Oprah Winfrey è molto più di una star della televisione. È una sopravvissuta, una guerriera, un simbolo di riscatto. Ha dimostrato che non importa da dove vieni, conta solo dove decidi di andare. Il suo successo non riguarda solo il guadagno economico, ma anche la capacità di creare connessioni ed un impatto duraturo.
Ecco le lezioni che possiamo ricavare dalla storia di Oprah:
- Non smettere di credere nelle tue capacità: Oprah ha creduto in sé stessa nonostante le difficoltà e le avversità, ed è proprio questo che l'ha resa una persona di successo.
- Pianifica la tua crescita: una volta raggiunto il successo, Oprah non ha sperperato il suo capitale. Lo ha investito seguendo una precisa strategia che le ha permesso di aumentare la sua influenza e i suoi profitti.
- Studia il mercato: in questo modo Oprah ha saputo individuare i margini d’azione, gli spazi in cui infilarsi per conquistare nuovi segmenti di pubblico.
- Diversifica gli investimenti: pur rimanendo nell’ambito dei media, quello che conosce meglio, Oprah investe in prodotti diversi.
- Non avere paura di fallire: Oprah ha affrontato molti fallimenti, ma non ha mai permesso che la fermassero nel perseguire i suoi obiettivi.
- Restituisci: Oprah ha utilizzato il suo successo per aiutare gli altri, donando milioni di dollari a cause benefiche.
- Mantieni la concentrazione: Oprah è rimasta focalizzata sui suoi obiettivi nonostante gli ostacoli.