
Redazione CosaConta
Pianificare la pensione non significa solo proteggere te stesso, ma anche evitare di pesare sulla tua famiglia e, anzi, assicurare un futuro più sereno a chi verrà dopo di te.
Sommario
Hai già pensato a come arrivare alla pensione con serenità? Forse ti sembra troppo presto per pensarci, o lo consideri un obiettivo ancora distante e secondario.
Tuttavia, è importante sapere che, al giorno d’oggi, la pensione statale spesso non è sufficiente per mantenere lo stesso tenore di vita che si aveva durante la vita lavorativa. Per questo, pianificare oggi può fare la differenza per costruire la tua sicurezza economica di domani.
Perché è importante iniziare a pensare alla pensione il prima possibile
A causa delle continue riforme che si sono susseguite negli ultimi trent’anni, il sistema pensionistico ha cambiato volto più volte, con modifiche sul calcolo dell’assegno, modalità di uscita e non solo, ed è molto probabile che le cose cambieranno nuovamente in futuro. Inoltre, l’aumento del costo della vita rende spesso l’assegno pensionistico rilasciato dallo Stato insufficiente a mantenere il tenore di vita a cui aspiri per la tua vecchiaia. Ma niente paura: nonostante un contesto instabile in cui sembra difficile orientarsi, puoi prepararti all’età della pensione seguendo alcuni semplici passaggi.
Mario, un trentenne che si è appena sposato ed è andato a vivere con sua moglie nella casa che hanno acquistato insieme, vuole assicurare un futuro tranquillo per sé e per la sua famiglia, per questo ha deciso di iniziare fin da subito a valorizzare nel modo giusto i suoi risparmi, per garantirsi una pensione adeguata alle proprie esigenze.
Aggiornati sulle riforme
Visto il panorama in continua evoluzione, affidarsi ciecamente alle attuali regole dello Stato, che potrebbero cambiare di nuovo nei prossimi anni, è rischioso, e dovresti muoverti in anticipo per non perderti nessuna novità.
Ad esempio, l’età pensionabile potrebbe essere innalzata, posticipando il momento in cui potrai smettere di lavorare. Allo stesso modo, potrebbero emergere opportunità per anticipare l’uscita dal mondo del lavoro rispetto ai requisiti standard, come accaduto con misure come Quota 100 o Quota 102. Inoltre, potrebbero essere introdotti trattamenti agevolati per specifiche categorie di lavoratori, come Opzione Donna o APE Sociale. Per orientarti in questo panorama in continua evoluzione e non lasciarti cogliere di sorpresa, puoi seguire regolarmente le notizie dai principali canali di informazione sull’argomento.
Mario consulta periodicamente diversi portali online a tema fisco e tasse per essere sicuro di non perdersi nessuna novità sul sistema pensionistico. In questo modo è sicuro di poter prendere scelte consapevoli in vista della propria pensione.
Calcola in anticipo la pensione che ti spetta
Ricordati che la pensione che riceverai dallo Stato dipenderà soprattutto dai contributi che verserai durante la tua carriera. Puoi utilizzare il servizio online dell’INPS chiamato La mia pensione futura per calcolare una stima dell’importo pensionistico che ti spetta e per sapere quando potrai andare in pensione.
Il calcolo avviene sulla base della normativa vigente al momento della simulazione e tiene conto di tre fattori principali: età, carriera lavorativa, stipendio o reddito. Oltre a stimare la pensione futura, il servizio ti consente di verificare la tua vita contributiva, per accertarti che i contributi versati siano stati correttamente registrati. Se noti anomalie o periodi mancanti, puoi segnalarlo direttamente all’INPS tramite la funzione apposita. Con questo strumento puoi anche modificare alcune variabili, come il livello di reddito futuro, per valutare diversi scenari e capire come eventuali cambiamenti possano influenzare l’importo finale della pensione. Ottenere tutte queste informazioni anni prima di arrivare all’età pensionabile è fondamentale per evitare brutte sorprese quando non sarà più possibile porvi rimedio: se ti muovi in anticipo, farai in tempo a prendere le dovute contromisure nel caso in cui l’importo dell’assegno pensionistico previsto risulti inferiore alle tue aspettative o alle tue spese mensili.
Mario consulta il simulatore pensionistico dell’INPS e si rende conto che, allo stato attuale, l’assegno che gli spetterebbe non gli consentirebbe di provvedere in tranquillità alle spese correnti per sé stesso e per la sua famiglia, perciò capisce che deve intervenire il prima possibile ed inizia ad informarsi su altri metodi per integrare la pensione.
Come integrare la pensione
Se ti rendi conto che allo stato attuale delle cose l’assegno pensionistico che ti spetta è al di sotto delle tue esigenze personali, puoi correre ai ripari fin da subito facendo delle scelte di risparmio che ti garantiscano una pensione integrativa, ad esempio investendo nei fondi pensione.
Se aderisci ad un fondo pensione e versi contributi regolarmente, i tuoi risparmi verranno investiti, permettendoti di ottenere rendimenti nel tempo. Quando raggiungerai l’età pensionabile, il capitale che avevi messo da parte potrà essere trasformato in una rendita oppure parzialmente riscosso come somma unica.
Potresti anche decidere di destinare il tuo Trattamento di Fine Rapporto ad un fondo pensionistico. Questa scelta ti permetterebbe di valorizzare il TFR in modo più vantaggioso rispetto a mantenerlo presso il datore di lavoro, dove subisce solo un incremento minimo previsto dalla legge. Destinando il TFR ad un fondo pensione, hai l'opportunità di ottenere rendimenti potenzialmente più elevati grazie alle strategie di investimento adottate dal fondo.
Mario, che ora ha 33 anni, decide di aderire ad un fondo pensione e di versare 1.500 euro all'anno, destinando anche il TFR. Il fondo gli garantirà un rendimento medio del 3% annuo, e così, dopo 35 anni di versamenti, il capitale che avrà accumulato sarà di circa 100.000 euro. A questo punto, Mario potrà scegliere se trasformare questa somma in una rendita pensionistica mensile oppure riscattare una parte in capitale.
Le diverse tipologie di fondi pensione
Esistono diversi tipi di fondi pensionistici, che si distinguono in base all’ente che li istituisce e alle modalità con cui è possibile aderirvi.
Una prima categoria è rappresentata dai fondi pensione aperti, che permettono l’adesione a chiunque voglia accumulare un risparmio per la propria pensione, indipendentemente dalla situazione lavorativa. Questi fondi sono gestiti da banche, compagnie assicurative, società di gestione del risparmio (SGR) e società di intermediazione mobiliare (SIM). Oltre alla possibilità di aderire singolarmente, esiste anche la formula dell’adesione collettiva, spesso prevista all’interno di accordi aziendali o di categoria.
[Un’altra opzione è quella dei Piani Individuali Pensionistici (PIP), che rappresentano una forma di previdenza complementare pensata per chi desidera costruire una pensione aggiuntiva su base individuale. A differenza dei fondi aperti, i PIP sono istituiti esclusivamente da compagnie assicurative e funzionano attraverso la stipula di una polizza vita a scopo previdenziale.
Infine, esistono i fondi pensione chiusi, detti anche negoziali, che si rivolgono solo a specifiche categorie di lavoratori, come ad esempio metalmeccanici o avvocati. Questi fondi nascono da accordi tra sindacati e associazioni di datori di lavoro, e l’adesione è riservata ai dipendenti delle categorie coinvolte.
In ogni caso, puoi sempre scegliere liberamente quanto versare nel fondo pensione e con quale frequenza (ad esempio mensile o annuale). Inoltre, puoi sempre sospendere la contribuzione per riprenderla in qualsiasi momento.
Riassumendo
- Pianifica in anticipo la pensione per evitare difficoltà future e garantire stabilità economica per te e per la tua famiglia.
- Aggiornati sulle riforme, poiché Il sistema pensionistico è in continua evoluzione.
- Calcola in anticipo la pensione con strumenti come La mia pensione futura dell’INPS per evitare brutte sorprese.
- Integra con un fondo pensione che ti permetta di accumulare risparmi e ottenere rendimenti nel tempo, scegliendo la tipologia che più si adatta alle tue esigenze.