Redazione CosaConta
Per le emergenze, ovvio :) Costruire un fondo ad hoc ti permette di avere sempre pronta la liquidità che ti serve per gestire senza ansia eventuali problemi, e ti consente di disporre del resto dei tuoi risparmi per progetti e investimenti.
Highlights
Nello slalom quotidiano tra imprevisti e inevitabili incertezze, avere un fondo d’emergenza è da sempre, e lo è quindi anche oggi, un aspetto cruciale nella gestione delle finanze.
Come suggerisce il nome, un fondo emergenze è l’ammontare di denaro accantonato per affrontare spese impreviste o situazioni di crisi, come spese mediche che non erano state messe in conto, urgentissime riparazioni dell’auto, cali dell’attività professionale e qualunque altro evento inaspettato. Il tema è: farsi trovare pronti.
Ma come si costruisce un fondo emergenze?
Come si crea un fondo emergenze?
Se, in generale, non ha senso tenere tutti i tuoi risparmi in strumenti di liquidità (conto corrente, conto deposito, titoli a breve, eccetera), è fondamentale che la parte dei tuoi risparmi che andrà a costituire il tuo fondo di emergenza sia rapidamente convertibile in denaro liquido, proprio per far fronte alle eventuali emergenze. Considera perciò l’apertura di un deposito dedicato al fondo per le emergenze: ti aiuterà a tenere separati i risparmi per le emergenze da quelli destinati alle spese ordinarie e agli investimenti.
Il fondo di emergenza, esattamente come gli investimenti, si può anche costruire gradualmente: per esempio, puoi impostare trasferimenti automatici dal tuo conto corrente al fondo per le emergenze. Le somme che accumuli non cresceranno esponenzialmente nel tempo come invece succede per gli investimenti, ma tutte insieme ti assicureranno un cuscinetto in caso di necessità.
Quanto tenere nel fondo? La regola dei tre-sei mesi
Quanti soldi conviene tenere nel fondo di emergenza? Giusto per dare un’idea, ogni persona o famiglia dovrebbe poter contare su una riserva di liquidità che consenta di far fronte alle ordinarie esigenze di spesa per un periodo di almeno tre mesi, e ancor meglio sei.
Si tratta, naturalmente, di un’indicazione di massima, e molto dipende dal profilo e dalla situazione della singola persona o famiglia. I fattori in gioco sono diversi: il lavoro, per esempio, è autonomo o dipendente, a tempo determinato o indeterminato? Un fattore decisivo è l’avversione al rischio: la riserva tenderà a essere tanto più consistente quanto più è alta tale avversione. Sarebbe meglio, però, non cadere negli eccessi: ecco perché è buona norma non discostarsi mai troppo dalla regola del trimestre/semestre.
Perché un fondo emergenze è importante?
Un fondo per le emergenze ti offre una rete di sicurezza che ti consente di affrontare eventi inaspettati senza compromettere la tua stabilità economica (e senza dover per forza ricorrere a finanziamenti). Insomma, è uno strumento in più al servizio della tua sicurezza e serenità.
Anche perché se l’emergenza non ti prende in contropiede puoi valutare le tue mosse con maggior tranquillità ed è più semplice, per te, prendere decisioni informate e consapevoli.
Infine, un fondo per le emergenze ti permette di non dover attingere al gruzzolo che stavi scrupolosamente accumulando per altri scopi e di non dover quindi rinunciare ai tuoi progetti o investimenti a medio-lungo termine. Anche questo, dopotutto, è serenità.
Riassumendo
- Un fondo emergenze è l’ammontare di denaro da accantonare per affrontare spese impreviste o improvvise situazioni critiche.
- Creare un fondo emergenze ti consente di tenere separati i risparmi liquidi da non utilizzare da quelli destinati alle spese ordinarie e agli investimenti.
- Un fondo emergenze dovrebbe bastare a coprire le spese familiari per un periodo di almeno tre mesi e di massimo sei mesi.