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Redazione CosaConta

Fai fruttare i tuoi risparmi: usa un conto deposito o vincola le tue somme sul conto per guadagnare interessi attivi sul capitale in giacenza.

I conti depositi e i vincoli su particolari tipologie di conto corrente sono strumenti di risparmio facili da usare, tradizionalmente molto amati dai piccoli risparmiatori italiani.

Cos’è e come funziona il conto deposito?

Il conto deposito è un vero e proprio strumento di risparmio, che consente di ricevere una remunerazione garantita, sotto forma di interessi attivi, sul capitale lasciato in giacenza. Di solito il conto deposito si appoggia a un conto corrente tradizionale e le uniche operazioni a cui è abilitato sono versamenti e prelievi da e verso questo conto di appoggio. Non potrai quindi utilizzarlo per accreditare lo stipendio, pagare le bollette o usare le carte di credito.

I conti deposito possono essere vincolati e non vincolati

  • Conto deposito libero (o non vincolato): ti permette di versare denaro o di prelevarlo, spostandolo sul conto corrente, a tuo piacimento, senza limitazioni di tempo o di importo.
  • Conto deposito vincolato: Prevede delle scadenze prestabilite per lo svincolo delle somme depositate. Tipicamente i vincoli sono a 3, 6, 12, 18 o 60 mesi e gli interessi corrisposti – di base più elevati rispetto al deposito libero – tendono a salire all’aumentare del vincolo. Puoi sempre prelevare il capitale depositato in un conto vincolato prima dello scadere del vincolo, a costo però di una riduzione o di un azzeramento degli interessi maturati nel tempo.
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I costi dei conti deposito

Le spese legate al conto deposito sono spesso minime o addirittura pari a zero, ma c’è da considerare la componente fiscale. Dal punto di vista dell’imposizione fiscale, la legge prevede l’applicazione di una ritenuta del 26% sugli interessi incassati dal risparmiatore. Si deve inoltre considerare l’imposta di bollo, che ammonta allo 0,2% della giacenza per la frazione di anno in cui il conto è stato attivo.

La tutela del Fondo interbancario

Che sia vincolato o meno, il conto deposito gode della tutela del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), che interviene in caso di difficoltà della banca e garantisce al risparmiatore una copertura entro i 100.000 Euro depositati.

Vincolare una somma senza aprire un conto deposito

Oltre ai tradizionali conti deposito, oggi alcune banche e fintech offrono conti correnti ibridi, che permettono di vincolare parte delle somme in giacenza senza dover aprire un conto deposito vero e proprio. In pratica, all’interno del tuo conto corrente trovi una sorta di cassetto in cui puoi parcheggiare una certa cifra per un periodo di tempo prestabilito, a fronte di un tasso di interesse maggiore rispetto a quello abitualmente riservato al conto corrente.

  • Vantaggi: Hai tutto sotto controllo in un unico rapporto bancario, senza dover aprire e gestire un conto aggiuntivo. Ricevi interessi più elevati sulle somme che decidi di vincolare, pur avendo la comodità di un classico conto corrente. Non devi spostare le somme che vuoi vincolare (o svincolare) fa un conto all’altro: meno click, meno pensieri.
  • Svantaggi: Potresti non ottenere tassi di rendimento competitivi come quelli di alcuni conti deposito vincolati tradizionali. Questa soluzione può essere ideale per chi preferisce gestire i propri soldi in un unico ambiente bancario o per chi desidera un approccio più semplice, senza necessità di aprire nuovi rapporti.

Svincolare una somma prima del termine previsto

Svincolare il denaro prima della scadenza del vincolo comporta solitamente una rinuncia al totale degli interessi maturati, o ad almeno una parte di essi. Esistono comunque diverse soluzioni.

  • Svincolo parziale: alcune banche consentono di “liberare” solo una parte del denaro vincolato, lasciando intatto il resto. In questo caso, la penalizzazione in termini di interessi riguarda soltanto la quota svincolata.
  • Svincolo totale: in altri casi potresti dover svincolare tutto il capitale se decidi di interrompere il vincolo prima della scadenza, perdendo del tutto o in parte gli interessi maturati.

Verifica se la tua banca offra l’una o l’altra opzione (o entrambe): può fare la differenza nella flessibilità di gestione dei tuoi risparmi. Considera poi che alcune banche offrono la possibilità di interrompere il vincolo prima della scadenza senza rinunciare agli interessi già maturati, in presenza di condizioni o esigenze particolari o anche senza un motivo specifico. Ma tieni in mente che esistono anche prodotti bancari che non prevedono la possibilità di svincolare i tuoi soldi prima del termine previsto: di solito questa possibilità prevede tassi di interesse più elevati e può rappresentare una buona opzione se hai la certezza di non aver bisogno a stretto giro delle somme che intendi vincolare.

Fai attenzione a…

Rinnovo automatico

molti conti deposito vincolati, alla scadenza del periodo di vincolo, prevedono il rinnovo automatico per un ulteriore periodo uguale al precedente, spesso allo stesso tasso di interesse (ma non sempre). Se preferisci evitare il rinnovo, di solito devi comunicare alla banca la volontà di non rinnovare entro un certo termine prima della scadenza.

Frequenza di capitalizzazione e liquidazione degli interessi

Gli interessi possono essere liquidati con diverse cadenze:

  • Mensile
  • Trimestrale
  • Semestrale
  • Annuale
  • Alla scadenza del vincolo

In alcuni casi, gli interessi maturati vengono accreditati sul conto deposito stesso (capitalizzazione), aumentando progressivamente la base su cui si calcolano gli interessi futuri. In altri casi, gli interessi vengono liquidati sul conto di appoggio senza ulteriore capitalizzazione. Capire come gli interessi vengono calcolati e accreditati aiuta a valutare il rendimento reale del tuo vincolo.

Effetti dell’imposta di bollo sui vincoli lunghi

L’imposta di bollo (0,2% sulle giacenze) incide soprattutto sui depositi di importo medio-alto o vincolati per periodi lunghi. Se prevedi di vincolare grosse somme per più anni.

Verifica se la banca si fa carico o meno dell’imposta di bollo. Alcuni istituti la propongono “a carico della banca” per i primi mesi o addirittura per l’intero periodo di vincolo, migliorando il rendimento netto. In assenza di promozioni, calcola quanto pagherai di bollo e confrontalo con gli interessi al lordo, per verificare se il netto rimane comunque interessante.

Riassumendo

Il conto deposito, e più in generale il vincolo di una somma su determinate tipologie di conto corrente, è un prodotto facile da comprendere e poco rischioso. Quanto alla scelta se optare per un deposito libero o vincolato, tutto dipende dai tuoi obiettivi. Se puoi permetterti di mettere da parte qualche risparmio e dimenticartelo per qualche mese, allora il conto vincolato può consentirti di ottenere un rendimento maggiore; se invece pensi di avere la necessità di avere libero accesso ai tuoi soldi, meglio scegliere un deposito non vincolato o un vincolo svincolabile in qualsiasi momento senza perdere gli interessi maturati.

  • Il conto deposito è un prodotto finanziario: potrai fare solo versamenti e prelievi da e per il conto di appoggio… Per le altre operazioni c’è il conto corrente.
  • I vincoli sul conto corrente sono un prodotto finanziario diverso e per molti versi ancora più semplice: blocchi una parte dei soldi presenti sul tuo conto corrente per un periodo predeterminato di tempo, senza la necessità di aprire altri conti o di spostare le somme.
  • In entrambi i casi sulle somme depositate maturano degli interessi: più alti in presenza di vincoli (3,6,12 o più mesi in cui non potrai toccare i risparmi), più bassi nei depositi liberi.
  • Il frazionamento dei vincoli (crearne di più rispetto ad uno unico di alto valore) ti permette di gestire in modo più efficiente il rischio di dover prelevare somme cospicue in anticipo. Puoi svincolare così solo l'importo di cui necessiti.
  • Il conto deposito è uno strumento sicuro: i depositi fino a 100.000 Euro sono garantiti anche nel caso estremo di fallimento della banca.

Articolo realizzato in collaborazione con FEduF

Le informazioni contenute negli articoli sono prodotte da Banca Mediolanum in collaborazione con FEduF, escludono qualsiasi forma di consulenza e hanno scopo puramente informativo.

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