Redazione CosaConta
Da Paypal a Satispay, sono molte le piattaforme che permettono lo scambio di denaro tra i privati e ti aiutano quando devi dividere una spesa comune con gli amici.
Highlights
Sei al ristorante con un gruppo di amici e, al momento di pagare, alla cassa vi dicono che non si fanno conti divisi. Ma nessuno ha voglia di anticipare per tutti, perché chissà poi quando riuscirete a sistemare i conti.
O ancora: devi fare un regalo di gruppo a un amico e ti offri di raccogliere i soldi, ma c’è sempre quello che non ha i contanti giusti o quello che non vuole fare un bonifico per una cifra così bassa.
Cosa sono i pagamenti P2P
Per queste e molte altre occasioni, oggi esistono i pagamenti P2P (acronimo di peer-to-peer, ma anche di person-to-person). Si tratta di una modalità che permette il trasferimento di denaro in tempo reale tra due soggetti tramite un’app scaricata sul tuo smartphone. Del resto, in un’epoca in cui il cellulare non serve più solo per fare telefonate e inviare messaggi, ma anche per aprire la macchina, controllare il conto corrente o pagare le bollette, la soluzione a questo problema non poteva che arrivare dal nostro dispositivo mobile per eccellenza.
Oggi esistono diversi provider che offrono il servizio di pagamenti P2P: da Paypal a Satispay, o anche BancomatPay, solo per citarne alcuni dei più famosi in Italia. Queste app presentano similitudini e differenze nei servizi, nella struttura, nella modalità di accesso al denaro e nelle tariffe, ma in linea di massima sono tutte molto facili da usare e con costi irrisori.
Come funzionano i pagamenti P2P?
È molto semplice: una volta scaricata l’app del servizio P2P che hai scelto, dovrai registrarti, con un documento di identità, una foto, il numero di cellulare o l’indirizzo e-mail da associare a un portafoglio o wallet digitale, su cui verranno accreditati i fondi.
Alcuni provider permettono di alimentare il wallet tramite bonifico o trasferimenti di denaro dalla carta di credito/debito, mentre altri richiedono un collegamento diretto al conto corrente tramite IBAN (le opzioni variano a seconda del funzionamento della singola app).
A questo punto, ti basterà selezionare dalla rubrica il contatto a cui vuoi inviare un pagamento, inserire l’importo e autorizzare l’invio tramite la procedura di autenticazione che avrai scelto (PIN, impronta biometrica, one time password e via dicendo): il funzionamento ricorda un po’ l’invio di un messaggio o di un’immagine su WhatsApp. Entrambi gli utenti coinvolti nel processo, quindi chi paga e chi riceve il pagamento, possono immediatamente consultare la transazione e verificare che questa sia stata realizzata con successo.
Cosa devi fare per effettuare un pagamento P2P?
- Registrati su una app per pagamenti P2P
- Attendi la verifica della tua identità
- Seleziona il beneficiario del pagamento
- Indica l’importo da trasferire
- Conferma la transazione con PIN o altro metodo di autenticazione scelto
Ma attenzione: la persona a cui stai inviando denaro deve avere la tua stessa app per i pagamenti P2P perché app diverse non comunicano tra loro (almeno, non ancora). È possibile anche pagare tramite app presso esercenti convenzionati: in questo caso si parla di pagamenti P2B (person-to-business), che solitamente vengono effettuati inquadrando con il tuo smartphone un QR code esposto alla cassa.
Ricapitolando
La peculiarità dei pagamenti P2P, oltre alla loro convenienza economica, è che non prevedono l’intermediazione di istituti bancari o finanziari: l’architettura di una rete peer-to-peer è distribuita, con i nodi che si scambiano le informazioni in modo paritario, senza bisogno di un nodo centrale che controlli o gestisca. Questo li rende particolarmente agili e veloci, ma implica anche un livello di sicurezza differente rispetto ai più tradizionali bonifici.
È vero che oggi i wallet digitali offrono elevate misure antifrode e numerose garanzie per i propri utenti, ma è comunque importante valutare con attenzione chi è il beneficiario del pagamento P2P. Ricordati, infine, che i sistemi P2P prevedono un limite di transazioni o un tetto massimo di spesa (su base giornaliera, settimanale o mensile, anche qui dipende dalla singola app).