
Redazione CosaConta
Spese, entrate, imprevisti e risparmi. Il bilancio familiare è lo strumento che aiuta ogni famiglia a capire dove va il denaro… e come farlo durare di più.
Sommario
Tenere sotto controllo le spese in famiglia non è sempre facile. Tra bollette, imprevisti e figli che iniziano a gestire piccole somme in autonomia, capire dove finiscono i soldi può diventare una sfida quotidiana. Quando Andrea e Luisa si sono trasferiti con le due figlie in una nuova casa, hanno deciso di rivedere tutto: utenze, spese scolastiche, alimentari, rate del mutuo e abbonamenti. Ogni fine mese si chiedevano: “Ma com’è possibile che spendiamo così tanto… e non ce ne accorgiamo?”. È così che hanno scoperto il valore di un bilancio familiare fatto con metodo. Non un foglio complicato da commercialista, ma un sistema semplice per monitorare entrate, uscite e obiettivi. Una pratica che, se fatta bene, non fa rinunciare a nulla, ma aiuta a scegliere meglio.
Cos’è un bilancio familiare?
Il bilancio familiare è un documento – cartaceo o digitale – che registra tutte le entrate e le uscite di una famiglia in un determinato periodo (solitamente un mese). Serve a capire come viene speso il denaro, a evidenziare spese ricorrenti, imprevisti, ma anche margini di risparmio o costi futili che si possono ridurre. Quando Andrea e Luisa hanno provato per la prima volta a mettere tutto su carta, hanno scoperto che non avevano mai considerato alcune spese variabili, come le merende acquistate ogni giorno, gli acquisti online dell’ultimo minuto o le piccole uscite del weekend. In un mese, quei “nulla” valevano più di 300 euro. “Non pensavo che 3 brioche e 2 cappuccini alla settimana potessero pesare così tanto sul bilancio!” ha commentato Andrea, sorpreso da quanto quelle piccole abitudini incidessero a fine mese. Un buon bilancio non è statico: cambia nel tempo, si adatta agli imprevisti (come una visita medica o una bolletta più alta) e considera anche gli obiettivi futuri, come un viaggio, una spesa importante o la scuola dei figli.
Perché è importante farlo (e rifarlo)
In Italia, molte famiglie hanno una percezione parziale del proprio budget: conoscono le spese fisse, ma non tengono traccia di quelle variabili. Il risultato? Si spende più di quanto si pensa… o si risparmia meno di quanto si potrebbe. Avere un bilancio familiare aiuta a evitare spese impulsive, perché si ha una visione chiara di ciò che si può o non si può fare. Aiuta a raggiungere obiettivi di risparmio, anche piccoli, ma con costanza. E, non meno importante, permette di affrontare imprevisti con maggiore serenità, grazie a un fondo dedicato. Infine, se fatto insieme, rende più semplice distribuire le responsabilità finanziarie in modo trasparente. Andrea, ad esempio, si occupava solo del mutuo e delle bollette. Luisa gestiva la spesa e le attività extra delle figlie. Quando hanno messo tutto nero su bianco, si sono accorti che alcune uscite si sovrapponevano… E che alcune erano del tutto evitabili.
Come si fa (davvero) un bilancio familiare
Non serve essere esperti. Bastano poche regole chiare e un minimo di costanza. Ecco come hanno iniziato Andrea e Luisa:
- Hanno raccolto tutte le entrate fisse: due stipendi mensili, assegni familiari, un rimborso spese per il trasporto.
- Hanno elencato le spese fisse: rata del mutuo, bollette, assicurazioni auto e casa, mensa scolastica, abbonamenti digitali.
- Hanno tenuto un diario delle spese variabili per un mese: spesa alimentare, benzina, attività extrascolastiche, regali, farmacia, bar.
- Hanno classificato ogni voce come essenziale o accessoria. Non per rinunciare a tutto, ma per sapere dove poter intervenire in caso di imprevisti.
- Hanno confrontato entrate e uscite, e si sono dati un obiettivo: accantonare ogni mese il 10% di ciò che rimane, in un fondo per viaggi e imprevisti.
- Hanno scelto uno strumento facile da aggiornare: un foglio Excel condiviso su Google Drive.

Quali strumenti usare?
Chi preferisce la tecnologia può iniziare con alcune app gratuite e intuitive, come:
- Money Manager: semplice e visuale, perfetta per monitorare le spese mensili.
- Monefy o Spendee: ideali per chi vuole gestire il bilancio di più persone insieme.
- YNAB (You Need A Budget): più avanzata, adatta a chi vuole impostare obiettivi dettagliati.
Chi preferisce usare Excel o Google Fogli può impostare una tabella divisa per categorie (entrate, spese fisse, spese variabili) e aggiornare mese per mese. Nel caso di Andrea e Luisa, ogni colonna corrisponde a una voce chiave (es. spesa alimentare, scuola, trasporti) e ogni riga a una settimana. A fine mese verificano insieme se si è rimasti in linea con il piano.
L’importante non è lo strumento, ma la regolarità: basta anche una sera ogni 10 giorni per tenere tutto sotto controllo.
Qualche settimana dopo, la figlia maggiore di Andrea e Luisa ha chiesto di comprare un nuovo paio di cuffie online. Invece di dire subito sì o no, hanno aperto insieme il foglio Excel e visto che il budget “extra” era già stato usato. La decisione? Aspettare il mese successivo. Un’occasione utile per coinvolgere anche le ragazze nell’educazione finanziaria.
Il bilancio è un’abitudine, non un vincolo
Molti pensano che fare un bilancio significhi rinunciare al gelato, al cinema o al sushi del sabato. Ma non è così. Un bilancio ben fatto non impone rinunce, ma consente di fare scelte migliori. Luisa e Andrea, ad esempio, hanno deciso di ridurre gli acquisti online non pianificati e mettere quei soldi in un salvadanaio virtuale per le vacanze. In sei mesi, senza rinunciare a nulla, avevano già accumulato una somma che altrimenti sarebbe “sparita” in piccole spese non tracciate. Il punto non è spendere meno a tutti i costi, ma dare al denaro un indirizzo preciso, coerente con i valori della famiglia
Riassumendo
- Il bilancio familiare è uno strumento semplice per capire come si spende, dove si può migliorare e come raggiungere obiettivi comuni.
- Aiuta a prevenire imprevisti, evitare sprechi e risparmiare in modo sostenibile, senza rinunce forzate.
- Può essere realizzato con un’app o un foglio condiviso: l’importante è renderlo un’abitudine concreta e partecipata.
- Quando tutti sono coinvolti, anche l’educazione finanziaria diventa parte della vita quotidiana.
Perché il primo passo verso il benessere economico familiare è sapere dove vanno i propri soldi. E scegliere, insieme, dove farli andare domani.